Consultazione pubblica sulla Dichiarazione dei diritti di Internet: c’è tempo fino al 27 febbraio

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Ancora per pochi giorni è attiva la consultazione pubblica sulla bozza di Dichiarazione dei diritti di Internet.
E’ possibile partecipare qui con emendamenti e proposte  fino al 27 febbraio.
Internet ha contribuito in maniera decisiva a ridefinire lo spazio pubblico e privato, a strutturare i rapporti tra le persone e tra queste e le istituzioni. Ha cancellato confini e ha costruito modalità nuove di produzione e utilizzazione della conoscenza. Ha ampliato le possibilità di intervento diretto delle persone nella sfera pubblica. Ha modificato l’organizzazione del lavoro. Ha consentito lo sviluppo di una società più aperta e libera. Internet deve essere considerata come una risorsa globale e che risponde al criterio della universalità.
La consultazione riguarda la bozza della Dichiarazione dei diritti in Internet elaborata dalla Commissione di studio istituita presso la Camera dei deputati e già resa pubblica il 13 ottobre 2014.  Si tratta di una Dichiarazione, non di una proposta di legge. La Dichiarazione è un contributo al pubblico dibattito che intende indicare una direzione per possibili sviluppi normativi a tutti i livelli, da quello legislativo nazionale ai trattati internazionali. La consultazione invita tutti gli interessati a commentare gli articoli e i paragrafi della bozza. In base a un metodo matematico ogni articolo ha pari visibilità, la visualizzazione quindi non è in ordine crescente. È anche possibile inviare ulteriori tipi di contributi liberi riguardanti la Dichiarazione nel suo complesso.Si raccomanda di motivare sempre le proprie proposte.
Dopo la consultazione tutti i contributi pervenuti verranno valutati dalla Commissione di studio che poi pubblicherà su questo sito un documento di sintesi. A seguire la Commissione formulerà il testo definitivo della Dichiarazione dei diritti in Internet.
“La cittadinanza attiva passa anche dalla partecipazione e partecipare significa anche fare proposte concrete per migliorare. Ognuno di noi, prima del #benaltrismo, dovrebbe prodursi per proposte alternative, migliorie, suggerimenti.  Adesso tocca a voi, a tutti noi… avanti con gli emendamenti!
Buon lavoro a tutti noi “
Flavia Marzano
(Presidente)

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