L’innovazione in Italia non è certamente associata soltanto al settore informatico. Anzi. Le nostre imprese e i nostri centri di ricerca sono all’avanguardia nelle tecnologie collegate all’agroalimentare. Cosa non sorprendente considerata la nostra passione per il cibo e la cultura plurimillenaria che possiamo vantare.
Al riguardo nei prossimi giorni si terranno in Puglia due importanti workshop, curati dall’ARTI, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, nel contesto dell’evento “Made in Italy Agroalimentare”, inserito nelle celebrazioni curate dal CNR per il 150° dell’Unità d’Italia.
Il primo appuntamento è giovedì 22 settembre a partire dalle ore 10.00, presso il Salone degli Affreschi dell’Università degli Studi di Bari (Palazzo Ateneo, Piazza Umberto I, 1), con il workshop dal titolo “I doni della scienza nell’agroalimentare pugliese – I progetti strategici e i progetti esplorativi di ricerca nell’agroalimentare si presentano alla Puglia”, organizzato dall’Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione della Regione Puglia, l’ARTI e il DARe – Distretto Agroalimentare Regionale.
Il seminario è volto a presentare i risultati e le esperienze più significative dei progetti strategici ed esplorativi della Regione Puglia in ambito agroalimentare, anche attraverso le testimonianze degli imprenditori che hanno partecipato alla ricerca e le storie dei giovani ricercatori coinvolti nei progetti.
Il secondo appuntamento è venerdì 23 settembre a partire dalle ore 10.00 a Bari, presso la Sala Murat (in Piazza del Ferrarese), con il corner desk “Storie di (stra)ordinaria innovazione. Oltre la tradizione: ricercatori, inventori di brevetti e imprenditori di giovani aziende innovative dell’agroalimentare pugliese raccontano la propria storia”, organizzato dall’ARTI su incarico dell’Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e l’Innovazione della Regione Puglia (nell’ambito del Progetto ILO2 e del Festival dell’Innovazione). In tale occasione, si alterneranno le testimonianze di studiosi, ricercatori, inventori di brevetti e giovani imprenditori di start up, spin off e aziende innovative, che sono riusciti nell’”impresa” di innovare la tradizione, anche attraverso il sostegno delle politiche regionali.
Per saperne di più è possibile visitare il sito http://www.madeinitalyagroalimentare.it/