Un nuovo importante appuntamento del team di DREAM – Digital Reality and Educational Activities in Museums, il progetto europeo che propone e promuove un nuovo modo di vivere l’esperienza del museo e della conoscenza del patrimonio culturale creando delle “performance Museatrali” che, unendo Museo, Teatro e Tecnologie digitali, mirano a coinvolgere il pubblico in maniera innovativa.
I partner europei di Croazia, Portogallo e Finlandia si sono riuniti in Italia, a Mestre, con lo staff italiano di Stati Generali dell’Innovazione per approfondire la metodologia DREAM, lavorare sulla performance museatrale e pianificare le azioni future.
L’incontro si è svolto in un luogo speciale, presso M9 – Museo del ‘900, che appartiene a una nuova generazione di musei: per la prima volta, un luogo espositivo racconta in modo avvincente il Novecento, definito dallo storico Eric Hobsbawm il “Secolo breve”, che ha visto grandi e piccoli cambiamenti, dalle evoluzioni della vita quotidiana ai cambiamenti sociali, economici, ambientali e culturali. Uno spazio in cui tecnologie all’avanguardia e installazioni immersive aiutano i visitatori a conoscere il passato, capire il presente e immaginare il futuro.
Abbiamo chiesto a Paolo Russo, coordinatore italiano del progetto per Stati Generali dell’Innovazione, di parlarci di questa esperienza del team DREAM presso un museo italiano: «E’ stato un incontro di partenariato molto stimolante che ci ha consentito di co-progettare la prima performance museatrale internazionale e intermuseale. Ovvero una performance museatrale dove i contenuti sono messi a disposizione del museo principale, in questo caso del partner finlandese Posti Museum di Tampere, dagli altri partner per creare una narrazione coerente che ha quindi come linea narrativa principale quella legata al servizio postale, che è l’oggetto del Posti Museum, integrata con approfondimenti sulle professioni, sulla sicurezza sul lavoro, che vengono da materiale disponibile presso altri musei. Ad esempio, la consegna della posta avveniva via nave e il Museo Marittimo ci ha fornito materiali di approfondimento per comparare l’estrema precarietà dei trasporti via nave e via barca dei postini volontari finlandesi con un equipaggio organizzato, per spiegare i rischi sul lavoro e l’alta mortalità che si verificava».
Questo è stato il focus principale dell’incontro, ovvero l’applicazione pratica della metodologia DREAM, a cui ha fatto seguito uno spazio di riflessione e confronto dedicato ad esplorare sia le possibilità di prosecuzione e diffusione del partenariato e del progetto a livello europeo, sia le modalità di coinvolgimento delle scuole con la presentazione di nuovi progetti.
Per maggiori informazioni sul progetto DREAM, consulta il sito www.dream-project.eu