Disinformazione su larga scala – Agenda 2030: uno scenario di apprendimento

Buone pratiche formative sul tema delle competenze digitali e Agenda 2030

Stati Generali dell’Innovazione promuove la diffusione di buone pratiche formative sul tema delle competenze digitali e Agenda 2030.

Lo scenario di apprendimento Can I Trust You? (LS-IT-231) è stato redatto e sperimentato dalla prof.ssa Sandra Troia, componente dell’Equipe Formativa Territoriale della Puglia e socia di SGI, nell’ambito del progetto Teaching with Europeana promosso dall’European Schoolnet (la rete di 34 ministeri europei dell’istruzione che si occupa di diffondere interventi di innovazione nell’insegnamento e nell’apprendimento presso i suoi
principali stakeholder: ministeri dell’istruzione, scuole, insegnanti, ricercatori e partner industriali).

Mi posso fidare?

Lo scenario di apprendimento è incentrato sull’alfabetizzazione mediatica ed è collegato alla disciplina trasversale di educazione civica. L’insegnante aiuta gli studenti (12-13 anni) a riflettere sull’importanza di rielaborare le informazioni in modo critico usando dati e fonti affidabili.

L’esposizione dei cittadini a informazioni non veritiere su larga scala è una sfida importante che vede l’Europa impegnata in numerose azioni educative. Di fatto, il diffondersi di notizie false in Europa è considerato una seria minaccia ai valori e ai sistemi democratici europei.

Al centro dell’esperienza didattica ci sono la conoscenza e la verifica di dati e informazioni riguardanti il fenomeno della migrazione umana. Gli studenti sono guidati a verificare le loro percezioni del fenomeno migratorio (acquisite tramite l’esposizione ai media) e ad approfondire le loro conoscenze del migrante come essere umano, portatore di esperienze e cultura.

Lo scenario di apprendimento “Can I trust you?” è stato tradotto in 6 lingue e distribuito in tutti i Ministeri dell’Istruzione europei a cura dell’European Schoolnet.

L’Esperienza di apprendimento, in linea con i modelli europei DigComp e LifeComp, si raccorda all’obiettivo 16 dell’Agenda 2030.

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