Riporto qui sotto insieme al testo originario la replica che ho postato su https://votoelettronico.wordpress.com/2012/09/25/90/comment-page-1/#comment-4 a una critica circa l’assenza del voto elettronico dalla nostra OpenAssemblea di pochi giorni fa. A parte l’opportunità di raccogliere i pareri dei Soci sul tema a bocce ferme dopo l’evento, mi sembra un interessante spunto di riflessione sul tema della “innovazione come valore in sé” o della “innovazione come offerta a fronte di una domanda”. Nel commento ho volutamente evitato di riprendere la vena polemica dell’autrice del post, ma qui sul nostro sito una riflessione costruttiva è sempre benvenuta. Voi che ne pensate?
Stati Generali dell’Innovazione, davvero innovativi?
Si è appena conclusa l’assemblea di Stati Generali dell’Innovazione, associazione che vuole essere un punto di riferimento sul fronte della creatività e dell’innovazione. Nelle loro discussioni si parla spesso di abbattimento del digital divide e di rinnovamento dello Stato attraverso l’Open Government ma una domanda sorge spontanea leggendo l’invito a partecipare all’assemblea. Come è possibile essere promotori di una vera e profonda innovazione tecnologica e sociale se l’assemblea si svolge ancora sono con seggi fisici e bisogna recarsi a Bertinoro per votare?
L’assemblea fisica è sicuramente un utile momento di incontro e confronto ma esclude moltissimi, i quali, invece, avrebbero potuto discutere e votare da casa.
Questa la replica.
Gent.ma d.ssa Pugliatti,
faccio parte del Direttivo di Stati Generali dell’Innovazione e raccolgo la critica da lei espressa. Provo a spiegarle le ragioni della nostra scelta dato che credo sia lo spunto per una discussione utile anche al nostro interno.
Abbiamo avviato il processo per integrare le procedure di voto in presenza fisica con procedure di voto elettronico come consentito dal nostro Statuto, ma non si è poi proceduto in tal senso per due ragioni principali.
La prima – decisiva – è che abbiamo sondato l’interesse per questa opzione tra i nostri soci e non abbiamo ricevuto richieste in tal senso. Sarebbe stata la classica risposta tecnologica ad una domanda al momento inesistente. Certo, si sarebbe potuto tenere in piedi una votazione elettronica solo per dare un segnale, ma la dura pratica della gestione di una associazione che si basa completamente sul volontariato impone di fare i conti con le risorse disponibili e concentrare le risorse, umane e non, per fornire risposte alle esigenze prioritarie.
La seconda ragione è stata la volontà precisa di contarsi e di capire chi veramente “ci crede” negli Stati Generali dell’Innovazione. Tre giorni a Bertinoro – posto peraltro splendido – sono stati un grande impegno di tempo prima di tutto e anche una discreta spesa di questi tempi. Molti Soci sono venuti e qualche nuovo si è iscritto. Sono stati tre giorni veramente eccellenti e utili. E’ ovvio che in questo modo abbiamo perso qualche persona che ci sarebbe voluta essere, ma oggettivamente non poteva. Tuttavia, la nostra associazione è ancora nella sua infanzia. Deve crescere e fortificarsi grazie a Soci motivati e che si conoscano reciprocamente. Personalmente trovo giusto che in questo contesto si sia privilegiato il Socio che ha messo SGI avanti ai tanti altri impegni che tutti abbiamo. In futuro, quando la compagine sarà affiatata e coesa, allora il voto elettronico sarà senz’altro una opzione utilizzata per la comodità di tutti.