Adeguare le competenze alle esigenze dell’economia, avvicinare ricerca e imprese, innovare la didattica e la formazione, favorire l’empowerment femminile nella società e nel mondo del lavoro.
Sono tanti gli obiettivi raggiungibili grazie alla valorizzazione nelle scuole delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), acronimo aggiornato con la “A” di Arte, dunque STEAM: una semplice lettera che in realtà lo completa e rafforza, evidenziando la necessità e il valore di una formazione interdisciplinare, che consenta di creare connessioni tra le scienze e le altre discipline, competenze trasversali, soluzioni innovative, favorendo creatività e spirito critico, migliorando i processi di apprendimento e lo sviluppo cognitivo.
Il recente parere del “Comitato Europeo delle Regioni” indica nel potenziamento dell’istruzione STEAM uno degli elementi che possono contribuire allo sviluppo delle economie dell’Unione Europea.
Il parere contiene 25 raccomandazioni politiche ed è interessante il fatto che l’inserimento delle arti con le discipline scientifiche sia una opportunità in particolare per Paesi come l’Italia, che può competere da protagonista soprattutto in settori che coinvolgono le tecnologie e il patrimonio storico-culturale, ad esempio nell’ambito della valorizzazione, tutela e fruizione culturale e turistica di beni di cui siamo ricchi.
Ricordiamo che due grandi protagonisti dell’arte italiana, Leonardo da Vinci e Michelangelo, non furono solo pittori e scultori, ma inventori, ingegneri e scienziati: il loro genio e la loro esperienza dimostrano che non esistono confini tra scienza e arte.
Le STEM al centro del progetto di riforma di istruzione e ricerca
L’emergenza Covid-19 ha rimesso in discussione i sistemi economici, sanitari, sociali, le relazioni tra i Paesi, ci ha mostrato i punti deboli della globalizzazione. Una rivoluzione che sta coinvolgendo tutto il pianeta e che avrà varie conseguenze.
“Innovazione” è una delle parole più usate da politici e governanti italiani in questo momento, come se la pandemia avesse reso non più rinviabile il processo necessario per rilanciare il Paese e le sue energie più creative.
Istruzione e ricerca sono i due ambiti da cui ripartire, come ha spiegato il Ministro dell’Università Gaetano Manfredi in una recente intervista: «Abbiamo bisogno di un maggior numero di laureati nelle materie scientifiche, nelle aree STEM, dove le donne sono ancora poco rappresentate ed è un grande problema per il Paese e la sua crescita. E’ un tema che stiamo mettendo al centro del nostro piano di investimento e riforma».
Il tema della differenza di genere in Italia è particolarmente critico, si pensi che il differenziale tra tassi di occupazione maschile e femminile è del 67,1% per gli uomini e 49,2% per le donne: dato che ci pone agli ultimi posti in Europa. L’OCSE afferma che se entro il 2030 l’occupazione femminile raggiungesse quella maschile, il Pil italiano potrebbe crescere di un punto percentuale l’anno.
La sfida del futuro è qualificare e orientare il lavoro e le competenze femminili verso gli ambiti più tecnologici, dunque STEM, verso i quali si sta spostando l’economia.
Iniziative nazionali di istruzione STEAM nelle scuole
La valorizzazione dell’istruzione STEAM è uno degli elementi su cui si fonda il Piano Nazionale Scuola Digitale varato dal Governo italiano (legge 107/2015). Si tratta di un documento guida del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che ha l’obiettivo di innovare il sistema educativo italiano attraverso la digitalizzazione, evidenziando le opportunità che offre in termini di formazione, competenze e occupazione.
Il Piano è organizzato in 4 passaggi fondamentali – strumenti, competenze, accompagnamento, formazione – da raggiungere attraverso una serie di obiettivi e azioni divise in aree specifiche. L’ambito “Digitale, imprenditorialità e lavoro” ha la finalità di promuovere e colmare il divario digitale in termini di competenze e di occupazione, promuovere carriere in ambito STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts & Maths) e valorizzare il rapporto tra scuola e lavoro. Il progetto STEAM Lab rientra nel PNSD e prevede aule dedicate alla sperimentazione di percorsi competitivi in ambito STEAM per studenti di ogni ordine e grado. “Percorriamo il sentiero dei meccanismi meravigliosi” coinvolge i bambini della scuola primaria con laboratori in cui “progettano, realizzano e programmano oggetti in grado di ricavare dati dalla realtà circostante e di elaborarli in informazioni pronte per essere analizzate”. “Leonardo STEAM Lab” è il percorso per gli studenti della scuola secondaria di primo grado: dopo la formazione sul grande scienziato dal genio multiforme, con elementi di robotica e coding, i ragazzi costruiscono – personalizzandola – una macchina leonardesca, documentando il lavoro svolto. Gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, con “Fotografare la scienza” vengono sfidati a studiare la nascita dell’Universo utilizzando le tecniche fotografiche: infine viene organizzato un Contest fotografico e una mostra con le migliori fotografie realizzate.
Altre esperienze STEAM in Italia
Sono diverse le iniziative in Italia che sempre più stanno mirando a promuovere l’approccio STEAM alla formazione.
Tra queste il “Liceo STEAM International”, esperienza innovativa nel panorama italiano che vuole formare le competenze degli studenti adottando “una didattica attiva ed esperienziale”, che pone continue sfide che stimolino la loro capacità di trovare soluzioni creative e innovative. Per fare questo è stato rivoluzionato il classico modello didattico “lineare” – che prevede il docente in aula e la lezione frontale – con una modalità in cui studio ed esperienza si intersecano e sono parimenti centrali. Dunque ampio spazio ai corsi intensivi su analisi dei casi e applicazioni avanzate in vari ambiti, realizzazione di tre progetti all’anno finalizzati alla creazione di prodotti relativi ad aree specifiche: meccanica/ingegneria; digitale; bio-ingegneria; servizi sostenibili.
“STEM 4 Future” è un progetto che nasce per incentivare la conoscenza e l’interesse delle nuove generazioni per le materie STEM. Supportato da Boeing e Università Sant’Anna di Pisa, ideato da ScuolAttiva Onlus, coinvolge licei classici e scientifici e rappresenta una sinergia riuscita tra università, aziende e scuola, in cui si incontrano ricerca avanzata e formazione secondaria per sperimentare nuove forme di didattica.
Altro progetto è “A Steem for Steel”, iniziativa education basata sulla tecnologia e la sostenibilità, che ha l’obiettivo di mostrare agli studenti delle scuole superiori – e in particolare alle ragazze – le opportunità professionali che offre il mondo dell’acciaio, settore in cui l’Italia è leader nel mondo, evidenziando l’importanza di intraprendere un percorso di studi STEEM (Science, Technology, Engineering, Economics, Maths). Il progetto è realizzato con il sostegno di alcune tra le più importanti realtà imprenditoriali della siderurgia italiana. La prima fase, iniziata a gennaio 2020 con 5 workshop, ha coinvolto oltre 1.000 studenti di 8 istituti superiori di quattro regioni italiane in cui le aziende hanno illustrato ai giovani come funzione una impresa produttiva. A seguire gli studenti selezionati hanno partecipato agli Innovation Camp, 4 contest in cui hanno sviluppato una campagna di comunicazione socialincentrata sui temi dell’economia circolare, sostenibilità e innovazione, partendo da una problematica aziendale concreta.
Si è inoltre tenuta BIZ Factory, la prima finale nazionale in versione digitale di Impresa in azione, il programma di imprenditorialità di Junior Achievement Italia rivolto alle scuole superiori: lo scopo era sviluppare le competenze imprenditoriali negli studenti per prepararli al futuro professionale. La finale, BIZ Factory, si è svolta in “modalità videogame”, interamente in realtà virtuale ed hanno partecipato circa 11.000 studenti. Il titolo di Migliore Impresa JA 2020, alla finale nazionale fra startup create dagli studenti, è stato vinto per il progetto APS 2.0, una struttura intelligente capace di proteggere le coltivazioni durante condizioni climatiche avverse.Una soluzione smart e sostenibile.
STEAMonEdu
Il progetto europeo STEAMonEdu ha l’obiettivo di proporre policy a ogni livello governativo per implementare l’approccio STEAM nelle scuole, mettendo a disposizione delle istituzioni una piattaforma di riferimento completa per la definizione dei profili professionali richiesti e della programmazione didattica.
Il progetto prevede la costituzione e animazione di una community europea di educatori in ambito STE(A)M che usufruiranno di: corsi di formazione gratuiti per implementare le proprie competenze; un MOOC (Massive Online Open Course) per lo sviluppo delle competenze anche attraverso lo studio di best practice dei vari Paesi coinvolti; progettazione e sperimentazione di 50 scenari educativi per la promozione delle STE(A)M.
Stati Generali dell’Innovazione è il partner italiano del progetto e responsabile della sua attuazione in Italia: SGI è un punto di riferimento per la promozione e coordinamento di politiche e programmi per l’innovazione, anche attraverso sinergie con altre associazioni, rappresentanti della società civile, istituzioni.
Ad oggi SGI ha raccolto per STEAMonEDU varie best practices attivate da scuole superiori italiane, tra queste citiamo le prime proposte arrivate: l’IC “Capozzi-Galilei” di Valenzano (Bari) con “Gamification during Covid-19 lockdown”, “Back to school: new approach to environmental education”, “One day at the market” e “Inside matter”; IC “Taverna” di Montalto Uffugo (Cosenza) con “A message from the past”, “Goodnews not FakeNews”, “Olimpiadi problem solving…No problem!”, “Marzo delle STEAM”; il Liceo Artistico di Cagliari “Foiso Fois” con tre buone pratiche STE(A)M nell’ambito del progetto Hostel e Officine DigitalArch.
Ma siamo solo all’inizio di un progetto che darà certamente un grande contributo di idee e di esperienze alla promozione delle materie STEAM in Italia e in Europa.