L’Associazione Stati Generali dell’Innovazione ha partecipato all’audizione, che si è tenuta il 9 maggio, organizzata dal gruppo di lavoro “E-government/Open data” della Cabina di Regia per l’Agenda Digitale Italiana.
All’audizione l’Associazione ha presentato le proposte già delineate nell‘ebook “Metti in agenda il futuro del Paese” e approfondite negli open talk degli eventi di marzo e aprile realizzati a Genova, Isola Polvese e Firenze.
In particolare le proposte sono state orientate su tre temi principali:
- l’openness e la trasparenza, con modifiche normative al CAD e interventi progettuali volti alla introduzione del principio dell’”open by default” sui dati gestiti dalle amministrazioni pubbliche, incluso il loro riutilizzo;
- l’accesso ai dati delle amministrazioni come diritto, all’interno della più ampia definizione dei diritti della cittadinanza digitale;
- la definizione di una governance complessiva, necessaria anche per realizzare gli interventi di apertura e trasparenza, con una previsione di un ruolo di coordinamento (nell’attuale contesto, una sorta di Chief Information Officer della Pubblica Amministrazione), un ruolo di vigilanza capillare nelle amministrazioni (che potrebbe essere associato a quanto previsto dalla legge sulla trasparenza), la costituzione di organismi tecnici di coordinamento (per l’infrastruttura per l’informazione territoriale e per il “quadro di interoperabilità pubblica” a supporto dell’integrazione delle applicazioni e dei servizi forniti dalla PA).
Insieme alla nostra Associazione sono stati invitati Forum PA, Formez, Associazione Italiana per l’Open Government, Centro Nexa, Open Knowledge Italia, LinkedOpenItalia, OpenPolis, Wikitalia, ed è certamente da rilevare come le nostre proposte e di tutti questi attori si siano raccordate, arricchite e completate tra loro, segno di una chiara condivisione di visione sul tema “Open data”, ma anche del livello di consolidamento e maturità che questa visione e le esperienze sul campo hanno ormai raggiunto. Si può passare dalla fase sperimentale ad una di coordinamento e omogeneizzazione dei processi e delle modalità di apertura e di riutilizzo.
Le consultazioni della Cabina di Regia si sono aperte alle associazioni della società civile, ed è da sottolineare positivamente come il gruppo di lavoro della Cabina di regia intenda far sì che questo non sia da catalogare come un semplice (e pur importante) momento di ascolto, ma come inizio di un dialogo a più voci. Un esempio che suggeriamo con forza alla Cabina di Regia di accogliere come riferimento anche per le altre attività strategiche in corso.
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Citando il grande Nanni Moretti di Bianca: “… continuiamo così, facciamoci del male…”. Scherzi a parte, di innovazione vera personalmente ne vedo ancora poca. Qualcuno mi faceva notare che in un paese dove non accade nulla, anche qualcosa fa la differenza. Ma la mia risposta è che in un paese in cui accadono sempre le stesse cose, continuare a farle (e con le stesse persone e gli stessi metodi) non farà alcuna differenza…
sì ma non è che passando da un gruppo ristretto di persone (i “technologist”) a un altro gruppo altrettanto ristretto tutto sommato altrettanto statico nel tempo (“people who know the business problems that need to be solved”) cambia granchè
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