8 settembre: Giornata internazionale dell’Alfabetizzazione

L’8 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’Alfabetizzazione, istituita il 17 novembre 1965 dall’UNESCO per ricordare il diritto universale all’istruzione e l’importanza dell’alfabetizzazione come fonte di diritti e motore di sviluppo.
Cultura e alfabetizzazione, un’educazione equa e inclusiva, sono i presupposti per migliorare la vita delle persone, favorire la conoscenza dei propri diritti, il rispetto della parità di genere, offrendo gli strumenti per combattere la povertà, la mortalità infantile, la violenza. L’alfabetizzazione dunque intesa in senso ampio, non solo come istruzione ma come strumento per il progresso umano e sociale.
Il tema di quest’anno “L’alfabetizzazione per una ripresa incentrata sull’uomo: ridurre il divario digitale” è particolarmente importante perché la pandemia ha creato grandissime difficoltà ai sistemi di istruzione e formazione in tutto il mondo, con la chiusura delle scuole per oltre 1,6 miliardi di studenti, aumentando le diseguaglianza già esistenti nell’accesso alla formazione ed escludendo dai programmi circa 773 milioni di giovani e adulti analfabeti.
Come Stati Generali dell’Innovazione siamo impegnati con i nostri partners, italiani ed europei, nell’ideare e promuovere progetti educativi e formativi innovativi, che mirano a rafforzare le competenze digitali per persone di tutte le età, dai bambini agli studenti delle scuole secondarie fino agli adulti.
La pandemia e la necessaria didattica a distanza da una parte hanno reso ancor più evidente il grande divario digitale in termini di connettività, infrastrutture e di conoscenza delle nuove tecnologie e strumenti. Dall’altra parte, l’emergenza sanitaria ha reso evidente l’importanza dell’alfabetizzazione digitale, sia per i giovani che per gli adulti, dell’insegnamento delle competenze digitali come condizione necessaria per poter accedere a servizi fondamentali per le persone, ad esempio nella Pubblica Amministrazione e per poter usufruire di molti servizi sanitari. Insomma per consentire a ciascuno di essere parte attiva di una società che, a causa di un evento drammatico come la pandemia, ha visto una accelerazione dei processi di digitalizzazione e innovazione tecnologica che erano già in atto ma non visibili in maniera così chiara per tutti.

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