#sbloccalagenda – Le priorità per l’innovazione da portare nella Legge di Stabilità

Stati Generali delll'Innovazione

COMUNICATO STAMPA

#sbloccalagenda

A Roma la “Consulta permanente per l’innovazione”

10 punti da portare nella Legge di Stabilità per rispondere ai bisogni digitali del Paese
e sostenere l’economia di nuova generazione

Liberare risorse stimolando l’adozione di software open source e riutilizzabile, la condivisione dei dati fra le pubbliche amministrazioni, il rating degli enti territoriali al fine di moltiplicare le pratiche più virtuose di governance. E individuare gli investimenti utili a diffondere la cultura digitale, promuovere modelli innovativi nella sanità, centrare gli obiettivi europei per la banda larga. Sono i punti salienti del documento messo a punto dalla “Consulta permanente dell’innovazione” per portare la strategia digitale, attraverso la Legge di stabilità, al centro dell’azione di governo. Se ne è discusso ieri a Roma, nella sala Mercede della Camera, alla presenza di numerosi rappresentanti del mondo delle imprese, della ricerca e della formazione, della pubblica amministrazione e delle forze politiche.

L’incontro, promosso dall’associazione “Stati Generali dell’Innovazione”, ha rappresentato il momento di sintesi di un processo collaborativo realizzato on line durante gli ultimi mesi, che ha portato alla stesura di una bozza in dieci punti per il risparmio (i primi sei) e gli investimenti prioritari in materia d’innovazione e strategia digitale (gli ultimi quattro): 1) Adozione software open source nella PA; 2) Promozione del riuso del software; 3) Promozione sharing Knowledge, scambi buone pratiche e competenze tra PA, standardizzazione; 4) Sostegno della cooperazione in tema di dati territoriali della PA; 5) Introduzione di software “as a service”, cioè cloud, in modalità bottom-up; 6) Adozione di un modello di rating della governance pubblica; 7) Programma nazionale per le competenze digitali e l’imprenditorialità giovanile;  8) Programma nazionale per l’innovazione digitale in sanità; 9) Azioni per sostenere il mercato interno dell’Informazione geografica digitale; 10) Banda larga.

Molti i risvolti di cui si è discusso durante la Consulta, con il contributo di diversi rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione (Rosamaria Di Giorgi senatrice Pd, Cristina Bargero deputata Pd, Enza Bruno Bossio deputata Pd, Paolo Coppola deputato Pd, Antonio Palmieri deputato FI, inoltre l’ex senatore Vincenzo Vita  e Alessio Beltrame, capo segreteria tecnica del sottosegretario Giacomelli), per riannodare le fila di un processo che sbloccherebbe peraltro alcune filiere economiche fortemente innovative. Basti pensare all’informazione geografica digitale, identificata come una delle quattro categorie di dati pubblici che in Italia assorbono oltre l’80% del potenziale mercato: in un paese come l’Olanda questo settore è stimato in circa 1,4 miliardi/anno, pari allo 0,23% del Pil, l’Italia ha una superficie sette volte maggiore, il quadruplo della popolazione e un Pil che vale circa il doppio. Oppure alle potenzialità dei modelli assistenziali di nuova generazione, basati anche sui servizi in remoto, che permetterebbero di realizzare una sanità con meno sprechi e più sostegno ai cittadini fragili, alle opportunità per l’occupazione giovanile che deriverebbe dalla diffusione delle competenze digitali richieste sui nuovi mercati globali e spendibili anche nel lavoro autonomo.

Nella bozza della Legge di stabilità presentata dal governo – dice Nello Iacono, Vice Presidente di Stati Generali dell’Innovazione – non ci sono misure e investimenti significativi per mettere in campo una strategia digitale in grado di generare innovazione e sviluppo stabile. Al Parlamento proponiamo di sostenere le priorità e i progetti avanzati dalla Consulta per dare uno slancio significativo alle politiche dell’innovazione, a partire dalle competenze digitali e dalla banda larga, e nei prossimi giorni consegneremo le proposte di emendamenti alla Legge di Stabilità. Dobbiamo assolutamente centrare gli obiettivi europei per l’agenda digitale, che per la banda larga prevedono che entro il 2020 almeno il 50% della popolazione dovrà usufruire di una connessione ultraveloce da almeno 100Mps”.

Il documento “Legge di stabilità: liberare risorse per l’innovazione e le priorità digitali” sarà ulteriormente arricchito durante le prossime settimane per fare da base agli emendamenti dei parlamentari che vorranno sostenerne l’applicazione (per collaborare mandare una email a presidenza@statigeneralinnovazione.it).

Qui una prima sintesi presentata ieri: Consulta_16 ottobre 2014

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