Workshop "Educational provocations for geo-aware citizens"

In the context of DIDAMATICA 2015, Genova 15 -17 aprile, Stati Generali dell’Innovazione è presente con il workshop “Provocazioni formative per cittadini geo-consapevoli”, Venerdì 17, ore 8:30

La rivoluzione digitale ha ampliato e potenziato i mezzi di comunicazione a nostra disposizione e le Geo-ICT forniscono strumenti che modificano il modo di interagire delle persone, tra loro e con ciò che le circonda: non adoperiamo più le mappe computerizzate soltanto per cercare dove siamo… “comunichiamo” alla mappa dove ci troviamo! 

Mentre il rapido sviluppo delle ICT sta cambiando la società e il comportamento umano, occorre migliorare la capacità delle persone di comprendere le modalità d’uso dei nuovi dispositivi e di sfruttare le potenzialità dei servizi disponibili.

Il workshop propone alcuni percorsi formativi per imparare a vivere geo-consapevolmente.

 

PLAN

AMFM per e-skill for jobs, Laura Berardi,  AMFM GIS Italia – Roma

Lo sviluppo delle competenze digitali è un tema di forte attualità in Italia ed in Europa, ne è un esempio la recente dichiarazione di Riga su e-skill for jobs. L’associazione AMFM è da sempre molto attenta a queste tematiche nell’ambito specifico dei GIS, per cui, con la partecipazione al programma di sviluppo prima e con l’attivazione di corsi di formazione poi, si è recentemente qualificata come sede di esami della certificazione GIS – endorsed by ECDL Foundation, meglio conosciuta come ECDL-GIS, la certificazione delle competenze nei Sistemi Informativi Territoriali.

Progetto LINKVIT – La piattaforma di eLearning, i percorsi formativi ed il loro contenuto, Giorgio Saio, Coordinatore Associazione Geographical Information System International Group

LINKVIT – Leveraging INspire Knowledge into Vocational Innovative Training (Convenzione LLP-Leonardo da Vinci n. 2013-1-IT1-LEO05-04046) (www.linkvit.eu) è un progetto nato per rispondere alle esigenze e alle richieste di professionisti e di funzionari/operatori delle PA, riguardo alla formazione sulla Direttiva INSPIRE e sugli aspetti tecnologici e implementativi ad essa connessi, con particolare riferimento al contesto giuridico-istituzionale, gli standards e i servizi tecnologici, l’armonizzazione e la validazione dei dati secondo le specifiche di INSPIRE.

Il materiale formativo, accessibile su una piattaforma eLearning, è stato prodotto sulla base di esperienze e risultati di vari progetti europei collegati ad INSPIRE. I moduli formativi sono disponibili in inglese, ma anche in gran parte tradotti italiano e adattati al contesto nazionale.

 

OpenStreetMap: il più grande database geografico libero esistente, Stefano Sabatini,  Wikimedia Italia

In 10 anni OpenStreetMap è diventata la più grande raccolta di VGI del mondo grazie ai contributi di due milioni di utenti che vanno dalla mappatura del proprio circondario con semplici strumenti all’integrazione di dati aperti. La disponibilità di questi dati grezzi abilita applicazioni che vanno dalla mappa cartacea alle app per smartphone ma anche la ricerca scientifica.

 

I dati geografici nella didattica innovativa: casi di utilizzo nelle scuole partecipanti al progetto “A Scuola di OpenCoesione”, Chiara Ciociola, Community Manager “A Scuola di OpenCoesione” [Intervento da remoto]

I dati geografici nella didattica innovativa: casi di utilizzo nelle scuole partecipanti al progetto “A Scuola di OpenCoesione”, un progetto di didattica interdisciplinare che porta open data, data journalism, monitoraggio civico e politiche di coesione nelle scuole superiori, frutto di un accordo siglato nel giugno 2013 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca [MIUR] e Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica [DPS].

 

La geomatica per la comunità, Domenico Sguerso, Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale (DICCA) – Università di Genova

Gli strumenti oggi a disposizione agevolano sempre più la cosiddetta geo-localizzazione tanto per il tecnico che per il cittadino, ma la semplificazione non deve trascurare la conoscenza quanto meno degli aspetti basilari, per un impiego consapevole e corretto delle informazioni in nostro possesso.

L’approccio “geomatico” permette di porre in sinergia la conoscenza spaziale/geografica con una quantificazione oggettiva, tanto nelle fasi del rilevamento o del monitoraggio, quanto in quelle di analisi, con un approccio di validazione e verifica dei risultati ottenuti.

In quest’ottica si pone la formazione di tecnici, nelle lezioni come in laboratorio o nelle campagne di misura, tanto nei corsi universitari che nei master di specializzazione, come nei corsi di formazione professionale ma anche nelle diverse occasioni di incontro con i cittadini, siano essi adulti o bambini delle scuole elementari, tutti curiosi e vogliosi di comprendere.

 

Partecipazione pubblica alla gestione del territorio: esperienze relative a due scenari, Paola Salmona, Geomorfolab – Laboratorio di geomorfologia applicata, Dipartimento di Scienze per l’Architettura, Università di Genova

Il Geomorfolab sta sperimentando alcune possibilità di approccio semplice alle informazioni geolocalizzate, sia dirette ai “cittadini”, sia inviate da questi. Al momento sono in corso alcuni progetti su due temi principali: il supporto alla prevenzione e alla gestione del dissesto idrogeologico e la valorizzazione della rete sentieristica ligure. Nel primo caso si punta ad integrare informazioni “di archivio” tra di loro e con segnalazioni in tempo reale, in modelli per l’individuazione delle aree a maggior rischio di dissesto e per l’impostazione di interventi. Nel secondo, i percorsi escursionistici vengono collegati alle risorse e alle necessità dei territori attraversati, nell’ottica di fornire un servizio agli escursionisti e allo stesso tempo contribuire, anche tramite input da parte loro, alla gestione di questo patrimonio e alla valorizzazione delle aree interne delle Liguria.

 

Il Cruscotto per la misura del benessere nei micro territori: strumento per migliorare il dialogo tra cittadini e amministratori, Paola Dameri, Dipartimento di Economia – Università di Genova

Da tempo il PIL non è più considerato un indicatore adeguato per misurare il benessere dei cittadini. Gli Stati e le organizzazioni internazionali stanno mettendo a punto strumenti per misurare il benessere dei cittadini che includono indicatori di qualità della vita multidimensionali e non basati solo su grandezze economiche quali il reddito. Tali strumenti sono disponibili al massimo per il livello regionale, rimanendo lontani dalle reali condizioni di vita delle persone.

Lo strumento presentato concentra l’analisi e le valutazioni del benessere dei cittadini a livello di quartiere urbano. Tale scala di monitoraggio consente, attraverso l’utilizzo del Cruscotto, di migliorare la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche e la consapevolezza degli amministratori rispetto alle istanze del territorio.

 

Open Data Alessandria – corso di formazione per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, Fabrizio Ferrari, Luca Pantano, Gruppo OpenDataAL, https://alessandriaopendata.wordpress.com/

Il corso di formazione sugli Open Data, indirizzato ai dipendenti della pubblica amministrazione di Alessandria e provincia, affronta il complesso tema dei dati aperti, proponendo una serie di seminari, laboratori e occasioni di confronto.

Le finalità del corso sono: facilitare la diffusione di politiche di apertura dei dati negli enti del territorio; educare alla filosofia della condivisione e del riuso; promuovere le buone pratiche in tema di trasparenza amministrativa e per favorire la partecipazione della società civile; rendere i partecipanti consapevoli della complessità connessa al procedimento di apertura dei dati da parte degli enti pubblici; aiutare gli operatori a comprendere la potenzialità degli open data nonché gli obblighi per i dipendenti e per le pubbliche amministrazioni; illustrare gli strumenti per estrarre valore dai dati.

Quindi il corso si pone l’obiettivo di fornire ai dipendenti della pubblica amministrazione gli strumenti e le nozioni tecniche necessarie per essere i protagonisti dell’intero processo Open Data, dalla creazione dei dati fino alla facilitazione del loro utilizzo in applicazioni utili alla comunità.

 

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