States General of Innovation among the promoters of the FOIA (Freedom of Information Act) for Italy

Stati Generali dell’Innovazione ha partecipato alla redazione prima ed alla presentazione della proposta di FOIA per l’Italia questa mattina (18/2/2015) ai Deputati e Senatori dell’ Intergruppo parlamentare per l’Innovazione.

Di seguito il comunicato stampa ed i link al materiale presentato.

 

#Foia4Italy – Il Freedom of Information Act per l’Italia è stato presentato ai parlamentari italiani

 

Matteo Renzi l’aveva promesso, noi l’abbiamo scritto. Non resta che approvarlo

 

CONFERENZA STAMPA

 

14.30 – Associazione Stampa Romana and in HangOut seguendo @foia4italy

Sala Paola Angelici, 1° piano – Piazza della Torretta 36, Roma

 

Il premier Matteo Renzi l’aveva promesso  nel suo discorso di insediamento al governo il 24 febbraio scorso: «…non semplicemente il Freedom of Information Act, ma un meccanismo di rivoluzione nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione tale per cui il cittadino può verificare giorno dopo giorno ogni gesto che fa il proprio rappresentante» (http://www.governo.it/Presidente/Interventi/testo_int.asp?d=75084).

 

Le 30 organizzazioni della società civile riunite nel progetto Foia4Italy (http://www.foia4italy.it/promotori/) hanno preso il primo ministro in parola e hanno redatto una proposta di legge (http://www.foia4italy.it/un-foia-per-litalia/) che domani, mercoledì 18 alle 11.00, sarà presentata ai parlamentari di tutti gli schieramenti in un incontro alla Camera.

 

La proposta presentata integra i suggerimenti raccolti durante la consultazione aperta e lanciata online nell’autunno del 2014 ed è pensata per espandere l’attuale regolamentazione. Sia quella sull’accesso civico (legge 33/2013), che quella sull’accesso agli atti (legge (241/1991) e in maniera fortemente innovativa portandola finalmente al passo con i nuovi strumenti digitali e la normativa internazionale in materia di trasparenza.

 

Tra i punti più importanti, l’articolo 5 che ribalta il rapporto tra istituzioni e cittadino a favore di questultimo. Non è infatti più il cittadino a dover dimostrare il proprio interesse a conoscere un determinato dato o documento (il cosiddetto “need to know”), ma è l’amministrazione – se intende negare l’accesso all’informazione o al documento – a dover provare l’esistenza di ragioni (previste per legge) che impediscano di soddisfare la richiesta del cittadino (“right to know”).

 

Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati i punti centrali della proposta, l’abbattimento dei costi che potrà generare e le prossime iniziative della campagna di Foia4Italy.

 

Questi i 10 punti centrali della proposta presentata:

1. Il diritto di accesso è previsto per chiunque, senza obbligo di motivazione (eliminando le restrizioni previste dalla Legge n. 241/1990)
2. Possono essere oggetto dell’accesso tutti i documenti, gli atti, le informazioni e i dati formati, detenuti o comunque in possesso di un soggetto pubblico
3. Si applica non solo alle Amministrazioni ma anche alle società partecipate e ai gestori di servizi pubblici
4. Le risposte delle Amministrazioni devono essere rapide (max 30 gg)
5. Le eccezioni all’accesso sono chiare e tassative
6. L’accesso a documenti informatici è gratuito (non sono dovuti nemmeno costi di riproduzione)
7. Nel caso di atti e documenti analogici, può essere richiesto solo il costo effettivo di riproduzione e di eventuale spedizione
8. Quando un’informazione è stata oggetto di almeno tre distinte richieste di accesso, l’amministrazione deve pubblicare l’informazione nella sezione “Amministrazione Trasparente”
9. In caso di accesso negato, i rimedi giudiziari e stragiudiziali sono veloci e non onerosi per il richiedente
10. Prevede sanzioni in caso di accesso illegittimamente negato

 

Per informazioni

@foia4italy

www.foia4italy.it 

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