Dopo il primo articolo “Il 5G è (quasi) tra noi, ma già si pensa al 6G”, continua su Future Network l’analisi di Fulvio Ananasso, presidente di Stati Generali dell’Innovazione, on "miti, realtà ed estrema rilevanza delle tecnologie 5G e 6G, e la loro ineludibile interazione con la società, l’impresa, l’economia e i servizi”.
Nell’introduzione al suo secondo contributo, Ananasso spiega: “Il 5G non solo tende a sostituire il 4G, ma ottimizza i servizi dell’intera rete end-to-end sfruttando la convergenza fisso-mobile, alte velocità di trasmissione (fino a vari Gbps), bassa latenza (fino a 1 msec) e i vantaggi offerti dalla “softwarization” delle funzioni di rete. Il 6G (2030+) andrà ancora oltre, con velocità elevatissime (centinaia Gbps), latenze bassissime (fino a 0,1 msec) abbinate alle nuove frontiere della Scienza dei Dati”.
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