PNRR, strategie e politiche per il lavoro: quale formazione per l’occupabilità giovanile

Segnaliamo l’articolo “PNRR, strategie e politiche per il lavoro: quale formazione per l’occupabilità giovanile”, scritto per la rivista Agenda Digitale da Dunia Pepe, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) e socia di Stati Generali dell’Innovazione.
Come spiega l’autrice: Ho scritto questo articolo anche grazie alla mia partecipazione, in qualità di membro degli Stati Generali dell’Innovazione, alle attività dell’ASviS – Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile. In particolare, all’interno di ASviS, sono impegnata nel Gruppo di lavoro n. 8 dedicato al tema Lavoro dignitoso e crescita economica”.

L’Italia ha un grande bisogno di investire sulle giovani generazioni visto che oltre 3 milioni di giovani tra 15 e 34 anni non sono occupati, non vanno a scuola e non si formano. Quasi un quarto del totale, la quota più elevata tra i Paesi europei, osserva Valentina Conte in un suo articolo su PNRR e occupabilità giovanile (2021). E la partecipazione dei giovani al mercato del lavoro è di 14 punti inferiore alla media Ue.
Il Recovery Plan dovrebbe creare 90 mila posti per i giovani entro il 2023, su 750 mila/un milione totali, ai quali riserverà l’8,12% delle risorse pari a 15,55 miliardi. Ma sono molte le incognite sull’impatto del PNRR sulle opportunità di occupazione dei giovani.

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