“Ordine nel caos”, perché il premio Nobel per la fisica a Giorgio Parisi

Fulvio Ananasso e Piero Sammartino di Stati Generali dell’Innovazione nell’articolo “Ordine nel caos”, perché il premio Nobel per la fisica a Giorgio Parisi per Key4biz commentano il Premio Nobel per la fisica a Giorgio Parisi, professore ordinario emerito di Fisica teorica all’Università Sapienza di Roma e Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. I due esperti condividono anche ricordi di conoscenza personale con il grande studioso: «Al secondo anno di Fisica alla Sapienza di Roma dicevamo “Quello prenderà il Nobel”».

“In una data storica per la Fisica Italiana, il 5 ottobre 2021 il Premio Nobel per la Fisica è stato assegnato ad uno dei più prestigiosi scienziati italiani, Giorgio Parisi, in compartecipazione con il giapponese Syukuro Manabe e il tedesco Klaus Hasselmann “for the discovery of the interplay of disorder and fluctuations in physical systems from atomic to planetary scales”. I tre sono stati premiati per i loro contributi alla comprensione di fenomeni complessi come l’atmosfera, il comportamento delle particelle elementari, ma anche dei pianeti, delle galassie … e degli stormi di uccelli, da cui si narra derivino le prime intuizioni sull’argomento. In realtà, il maggiore riconoscimento scientifico è andato al nostro scienziato Giorgio Parisi per i suoi contributi fisico-matematici fondamentali per la comprensione di tutte le manifestazioni della complessità in natura, dalla scala atomica a quella cosmica attraverso tutte le gradazioni intermedie, incluse le forme viventi. La fisica dei sistemi complessi rappresenta infatti una frontiera sui quali si basa la vita stessa, e non ultimo il clima, tema di estrema attualità al di là dei (o forse proprio grazie ai) “bla-bla-bla” denunciati da Greta Thunberg”

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