Necessarie al più presto una strategia e una governance per l’innovazione digitale

Due punti di svolta per il rilancio del  Sistema-Paese

Associazione Stati Generali dell’Innovazione: “Superare l’impasse e promuovere una nuova governance per la competitività del Paese. Necessarie al più presto una strategia e una governance per l’innovazione digitale”

Dopo due mesi dall¹insediamento del nuovo governo non sono ancora state date risposte su due punti cruciali per avviare in modo deciso politiche di crescita economica.

Due punti di svolta che devono entrare tra le priorità per favorire il rilancio del Sistema-Paese:

  • Varare una strategia organica sul digitale, prevista come adempimento specifico dall’art.1 comma 1 della legge 179/2012 “Crescita 2.0”;
  • Definire una governance che eviti il blocco operativo a cui stiamo assistendo, con l’Agenzia per l’Italia Digitale che non ha un riferimento unico a cui render conto, un Comitato di Indirizzo presieduto dall’Agenzia stessa, e competenze sulle varie materie attribuite “in concertazione” a più Ministri.

L’innovazione digitale in Italia è spesso concepita come un ambito circoscritto, strettamente tecnologico. Un settore. Nulla di più sbagliato. Si tratta del futuro sociale e produttivo del nostro Paese. Si tratta della qualità della vita di tutti noi. L’impatto innovativo delle tecnologie della comunicazione e della conoscenza è trasversale a tutti i settori economici e sociali e costituisce una spinta competitiva fondamentale. I punti che poniamo in evidenza, se non risolti, rischiano di creare danni elevati all’intero sistema socio-economico.

Per questo l’Associazione Stati Generali dell’Innovazione (www.statigeneralinnovazione.it) chiede che il Governo affronti subito i punti evidenziati, ed in particolare che:

  •  Sulla definizione delle linee strategiche per il digitale recepisca le proposte contenute nella  Carta d’Intenti per l’Innovazione”, promossa dall’Associazione e discussa il 21 maggio nella Consulta Permanente dell’Innovazione, che ha raccolto l’adesione di centinaia di cittadini, amministratori, imprese, associazioni e di quasi trenta parlamentari di tutti gli schieramenti (vedi note qui https://www.statigeneralinnovazione.it/le-proposte-da-condividere-con-gli-eletti-in-parlamento/).
  • Sul tema della governance operi identificando nella Presidenza del Consiglio il riferimento unico sulle politiche del digitale, con il compito di coordinamento del piano strategico, da condurre con il supporto operativo dell’Agenzia per l’Italia Digitale;  ed inoltre identifichi dei grandi Progetti-Paese, da attribuire a singoli  Ministri, che se ne assumano la responsabilità su risultati misurabili.

Poniamo infine in evidenza l’importanza della scelta della personalità (o del gruppo di personalità) a cui sarà dato il compito operativo di seguire il piano per conto della Presidenza del Consiglio: occorre a nostro avviso un metodo basato su trasparenza, merito, indipendenza dagli interessi economici in gioco privilegiando le esperienze condotte nell’ambito dell’innovazione sociale, la frequentazione con più ambienti e sistemi (imprese, amministrazioni, sistema della formazione e della ricerca), l’esperienza in ambito internazionale. Ieri è stato dato un annuncio via twitter da parte del Presidente Letta per una designazione per Francesco Caio come “Mister Agenda Digitale”. Auspichiamo vivamente che il gruppo operativo designato complessivamente soddisfi i principi e i requisiti qui ricordati.

Non si perda più tempo e si rompa l’impasse di questi mesi sui temi dell’Agenda Digitale.

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