Cambiare modello per innovare: le proposte degli Stati Generali dell’Innovazione

Nella Sala Nassiriya del Senato è stato presentato ufficialmente, il 19 aprile, il primo e-book a cura dell’associazione Stati Generali dell’innovazione, “Metti in agenda il futuro del Paese”, (http://www.statigeneralinnovazione.it/online/metti-in-agenda-il-futuro-del-paese-il-primo-e-book-di-stati-generali/), pubblicato con l’editore Garamond nella nuova collana “Cambiamo modello (http://www.garamond.it/index.php?pagina=846).

Nell’e-book si identificano i principali lineamenti del programma strategico per l’Agenda digitale italiana, proponendo anche una vision e un modello di governance, e suggerendo alcune priorità: banda larga come servizio universale, cultura dell’innovazione e programmi di alfabetizzazione digitale, framework comune sugli open data, smart community, nuova politica industriale nazionale- “Italian Way of Doing Industry”.

I punti chiave dell’ebook, frutto della collaborazione di più cinquanta partecipanti ai gruppi di lavoro promossi dall’associazione, sono stati presentati da Flavia Marzano e Nello Iacono, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’associazione Stati Generali Innovazione, Ugo Bonelli, esperto e consulente per l’innovazione nei processi della PA e Marco Calvo, presidente Liber Liber e socio fondatore di Stati Generali dell’Innovazione.

All’incontro sono intervenuti i senatori del Partito democratico Vincenzo Vita e Luigi Vimercati, che hanno riportato l’interesse dei parlamentari del loro gruppo sulle proposte riportate nell’e-book e affermato l’importanza di una iniziativa multi-stakeholder come quella degli Stati Generali dell’Innovazione, il presidente del gruppo Idv Felice Belisario, che ha sottolineato come il mettersi in rete, principio base dell’iniziativa, sia ancora più importante in un contesto in cui nei territori spesso si avviano iniziative divergenti e il responsabile ICT del Senato Mauro Fioroni.

All’associazione Stati Generali dell’innovazione aderiscono più di cento associazioni, movimenti, aziende e cittadini, convinti che le migliori opportunità di crescita siano offerte dalla creatività dei giovani, dal riconoscimento del merito, dall’inclusione digitale, dal rinnovamento dello Stato attraverso l’Open Government.

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